G I A N L U C A F L O R I S

Lo “Sgranafucili”
usa laringi folc.
Fin lì scura gola
“Scalfirò lingua”.
Snifarci l’ugola! 5
L’ugol sfà narici,
l’ugol si fa crina.
Ci rugnì Fa-Sol-La.
Fu la lirica song?
I fans cari: “l’ugol!” 10
“Figli… ‘l son rauca!”
S’urla: “Fà il cigno!”
Afona gli urli “Sc!”
“Cafoni! A sgrulli!”
“Anguilla!” “Frosci!” 15
“Carogna!” “Fusilli!”
Calling furiosa:
“Callas figurino,
l’ finga il Caruso”
“Cosa �l fingi? Urla! 20
Sfr�naci l�ugola!�
Un fiasco. Grilla,
s�ingolfa, cura il
callo. Si figuran!

Sa, gli curo linfa. 25
Fu colla siringa
in culo. Si flagra.
sa… in fragil culo!
Far il gas in culo!
la fa con il gris�. 30
La sfiga rincul�.
Ci� fu anal girls?

(1-6) Il celebre tenore soprannominato lo �Sgranafucili�, durante un�esibizione, ha un pauroso calo di voce. Tenta di utilizzare la tecnica del canto gutturale, ma non riesce a raddrizzare la sua performance. Le sue vie aeree superiori sono intasate e irritate; si rende conto di non essere in serata.
(10-16) I suoi affezionati fans lo invocano: �usa l�ugola�. Lui si giustifica inventando la scusa della raucedine, poi li zittisce rudemente, ingiuriandoli e rimproverando loro la scarsa indulgenza. Presto fra il tenore ed il pubblico comincia una serie di scambi di epiteti ingiuriosi.
(17-24) La sua agente lo chiama furiosa dietro le quinte, apostrofandolo con un soprannome che richiama la grande Callas (della quale il suo artista ha ereditato solo i capricci delle primedonne), e lo invita ad imitare la voce di Enrico Caruso. Il pubblico sente: gli impone di tirar fuori la sua voce, altro che simulare un�imitazione di Caruso! Ormai la serata � compromessa.
(25-32) Si tenta l�impossibile nel camerino: un medico gli spiega che gli verr� praticata un�iniezione (sul gluteo) di un farmaco che dovrebbe mitigargli l�infiammazione delle corde vocali. Purtroppo per� si manifestano solo gli effetti collaterali: una spaventosa flatulenza che incendia i camerini.

I sung for all C.I.A.
I ring a call of us
I gain four calls 35
I sing a full �arco�.

�Gna� f� il culo, Sir.�
gli suona il frac.

�Far culi!� si lagn�.
Fa il gas: rincul�
fin su l�arcigola. 40

Allungo cifra, s�?
�Fangulo la crisi!
Sfancula gli ori!�
Slingu� la cifra,
scul� filigrana. 45

Lucio Lifangras,
Luigi Scranfola,
Ignacio Frullas
Carlos Ful�gina 50
Ciro Sfiganulla
Luciano Flagris
Fusco Gallarini
Alfio Sgranculi,
Nicola Garsulfi: 55
i falsi �gran culo�
fan calli rugosi.

(33-36) Al telefono, parla col suo agente americano, il quale informato della d�bacle, lo ha tempestivamente chiamato per chiedergli spiegazioni. Lo sgranafucili vanta i suoi trascorsi: cant� per la C.I.A., ribadisce il numero di richieste che gli vengono inoltrate e sottolinea la vastit� del proprio repertorio.
(37-38) Ma il Direttore d�Orchestra romano, vestito in frac, lo disillude: �stasera hai perso anche il culo�, bruciato poco prima nel camerino.
(39-40) Lo sgranafucili, piagnucola. Intanto il bruciore dal deretano gli risale fin sulla gola.
(41-45) Quindi provvede a farsi corrispondere l�onorario: d�altronde il contratto � stato firmato e gli spetta ugualmente la sua borsa. L�impresario indugia prima di dargli il denaro. Il tenore lo convince: �fregatene della crisi, ti rifarai, intanto dammi i soldi che mi spettano�. Lo sgranafucili conta avidamente le banconote una per una, portando l�indice sulla lingua, consumando la filigrana.
(46-56) Quindi ricorda che anche i grandi tenori del passato hanno steccato almeno una volta nella loro carriera. E li elenca tutti, fra loro un greco (47), un uruguaiano (49), uno spagnolo (50) ed un napoletano (51). Tutti falsamente considerati grandi glorie della lirica (56).

Inguli Scalfaro
(langu� col Sifar)
l�Ingrao su falci.
Falci granulosi. 60
Fini urla �Col gas
fo lunga la crisi�.
�Asino!� urla la FGCI
�CGIL o si fa l�urna�.
Sgola: �l�unificar!� 65

L�unificar Lagos!
L�africano sugli
scogli frana. Lui
gl�incul� safari: 70
�si fa cun gorilla�.
Facing la sua Lori
�gran fica!� (illuso…)
�Inculi?� fa sgolar.

S�incula al frigo 75
fallico su grani
l�incularsi foga.
L� una scrofa gli
fa sognar li culi.
Un fragil social 80
culo la sgrinfia.
S�allunga i froci
il frugal casino.
�Afanculo i girls!�

(57-65) Lo sgranafucili, uscito dal teatro, cerca di pensare ad altro. Gli vengono in mente le vicende della politica italiana: lo scandalo che riguarda il Presidente della Repubblica, i dirigenti dell�ex PCI e i loro simboli, il Segretario di AN, che � pur sempre un nostalgico dei metodi nazi-fascisti. Ma i giovani comunisti, apostrofandolo, gli ricordano che o si rispettano i Sindacati o si va al voto. Ma lui ribadisce la sua ossessione, quella dell�unit� nazionale e dello Stato forte.
(66-74) Lo sgranafucili decide di far dimenticare la propria d�bacle per un po� e cambia aria: va in Africa, nel Lagos. Non appena sbarca sul Continente nero, un indigeno gli offre un safari insolito (67-69): si deve accoppiare contro natura con un gorilla maschio (71). Il tenore cede. Accoppiandosi con lo scimmione cerca di concentrarsi pensando alla moglie, Lori (72-74); ma alla fine quell�amplesso gli piace pure e, urlando, fa una precisa richiesta al gorilla (74).
(75-84) Gli piace tanto che ripete da solo quelle pratiche apprese dal gorilla: si accoppia con un elettrodomestico (75), poi con un suino femmina (78), infine decide di convertirsi al culto dell�omosessualit�, proponendosi di frequentare case d�appuntamento per soli gay (80-84).

Calarsi il fungo, 85
s�allucina frigo.

Liguri fan scalo
a Corf�. Sigillan
sarcofagi nulli.
Glorifica lunas 90
cun isola fragil:
fu lo Sri Lanca.
Fu l� con Salgari;
s�infuoca il Gral
(i coaguli fan S.r.l.). 95
Scilla? fu ignaro.

�Cosa fai, un grill?�
-Frusc�o.- �Gallina?�
si lucr� �l fagiano.

Sgrill� una fica 100
sicula. Gli fran�.

Frugasi calloni.
Sul ciglio, frana.

Fingo a cullarsi.

(85-86) Ingerisce un fungo allucinogeno che, fra l�altro, lo infreddolisce.
(87-89) Durante il viaggio allucinogeno rivive le peregrinazioni dei popoli che nei secoli passati solcavano il Mediterraneo, da nord a sud, profanando e poi richiudendo tombe vuote.
(90-93) Rivive il culto della Luna e le avventure nei mari del sud-est asiatico raccontate da Emilio Salgari.
(94) Poi le spedizioni dei crociati, alla ricerca del calice che raccolse il sangue di Cristo.
(95) Pur allucinato riflette: il sangue � stato in grado di muovere interessi anche economici gi� nel passato.
(96) Infine ricorda fuggevolmente il momento del viaggio di Ulisse quando questi, senza saperlo, attravers� l�odierno Stretto di Messina.
(97-99) Ripresosi dal viaggio allucinogeno, acchiappa un volatile e lo arrostisce. Un indigeno lo vede armeggiare con legna e fornelli da campo, gli chiede se stia preparando un grill. Lui, non volendo dividere quel pasto, trafuga la preda e dissuade l�indigeno facendogli credere che si tratti di un�ordinaria gallina da cortile, invece si tratta di un pregiato pennuto.
(100-103) Si ricrede circa la propria conversione all�omosessualit� e decide di mettersi alla prova con una turista siciliana, e durante i primi approcci, questa gli cade addosso.
(104) Quindi, annoiato, si gratta il basso ventre, ma precipita sulla cunetta della strada, ove, stordito, si addormenta.

Scifo in Gallura 105
(l� su Golfaranci)
Firicano Gallus
ci far� un goll, s�?
Far i gol? S�incula!
Il signur Falcao. 110
Urca, infila gols!
Signori all Caf�
Agil cal� in surf
Cagliari sul f�n
Luglio sfiancar 115
fascinar Luglio.
La logica in surf:
sa farci il lungo;
usc� fin al largo.
Fan calori. Sugli 120
scogli lui frana.
�S�… Gilla, forn�ca!
Sanluri ci� golf?
(Sanluri golfica)
Sfolla nuragici, 125
rilascia un golf.
�Insula gracil fo�
N. Grauso ci fall�.
Liori caga sul F.N.
cu� fals giornali. 130
Lo cianfrusagli

(105-112) In nave, durante il viaggio di rientro verso casa dall�Africa, ripensa al Campionato di calcio. Ipotizza un fantamercato, immagina che nella sua squadra del cuore possano militare, un giorno, vecchie e nuove glorie del calcio.
(113) Ed ecco finalmente all�orizzonte il profilo della Sardegna, la sua terra natia.
(114-116) Lascia la barca prima che questa attracchi e si dirige a riva con una tavola a vela. � Luglio, fa caldo, la sua citt� natale � battuta da un afoso vento di scirocco, che ricorda il getto d�aria di un�asciugacapelli.
(117-121) Sul surf, esegue figure acrobatiche, ma si allontana troppo dalla riva. Il vento caldo lo fa naufragare.
(122-131) Giunto finalmente a riva, assiste al delirio di un popolare tycoon locale che prima cerca di concupire una sua dipendente, poi farnetica sulla sua vecchia idea di tappezzare di campi da golf l�isola.
Ma fall� in quell�intento. Il Fronte Nazionale segnala il pericoloso conflitto d�interessi che riguarda il tycoon, ma il fedele braccio destro di questi, con la sua consueta coprolalia, attacca il F.N. sulle colonne di quello che pi� che un giornale � un bollettino del movimento capeggiato dal suo principale.
Ci fu la Signora L.,
la Signora Fulci,
Flincu Argiolas,
Furcas -in giallo-, 135
Fra� Luigi Scalno,
Suor Gina F�llici,
Franc-Giusi Olla,
Sfrancillo Giua,
Gianfra Cillosu, 140
Giufrilla Scano,
Ugolina Scalfri,
Fanciulla Isgr�,
Franciulo Ligas,
Corallina Figus, 145
Francilla Guiso,
Farci �su galloni�.
�Olga Furlancisi?�
�Sculigna a Forl��
frign� il Casula. 150
�Scalloni!�� figura.
Urca! Il falso gin
gli fa sul cranio.
Il fugar slancio.

Fucini s�allarg� 155
sulla rogna. Ci fu
Scalfari: lo ungi?
Si fa il gran culo a
sfogliar l�unica
sigla: franco, lui! 160
Fucillo s�ignara,
Liguori sflanca,
fa: �I gran collusi!�
Gli sf� con la RAI
frull� ANICAGIS. 165

Un sol cagar fili
scagli. Fu l�orina.

�Corni sulla figa?�
�Nulla figa. Sorci!�

(132-146) Disgustato, il Nostro si dilegua e raggiunge una festa di ex compagni di classe. Li riconosce uno per uno, nominandoli; fra gli altri, uno si � fatto frate (135), un�altra monaca (136).
(148-150) Si accorge che manca all�appello una vecchia compagna, Olga, della quale chiede notizie. Un ex-compagno, Casula, lo informa lagnandosi che questa fa la spogliarellista nei locali della Riviera romagnola. (151-154) La festa � noiosa, e per giunta il liquore � scadente e gli d� alla testa, ergo decide con slancio di allontanarsi pure da l�.
(155-165) La precedente riflessione sull�editoria locale gli guida i pensieri sul mondo letterario e giornalistico nazionale. L�universo televisivo e quello cinematografico.
(166-169) Quindi, appartatosi, fa i propri bisogni. Qualcuno, in quel momento invero poco opportuno, gli chiede: �Chiss� quante avventure e scappatelle ti son capitate, durante la tua permanenza fuori!�.
�Altro che scappatelle � replica il Nostro, � sapessi quanti guai ho passato!�

Questa voce è stata pubblicata in Aenigma e taggata come , , . Aggiungi ai segnalibri il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.