LESSICO E NUVOLE 2

Questa fu la seconda volta che fui citato da Bartezzaghi su Lessico e Nuvole. Praticamente mi cedette lo spazio della sua rubrica per una intera pagina tutta mia!! Lo ringraziai, ovviamente, per l’onore concessomi” 🙂

In quel periodo su Lessico e Nuvole si metteva su un repertorio di passi malintesi di canzoni celebri, dietro segnalazione dei lettori.  

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L’inno che verrà / 5


A proposito di ricordi erronei di testi delle canzoni: una mia amica (anche lei sentiva “motocicletta / riesci a capì”) aveva dato un senso alternativo al famoso passo della canzone di Battisti-Mogol “Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi”. L’originale: “come può uno scoglio arginare il mare”? diventava: “come può uno scoglio far girare il mare”? … Per la dinamica dei fluidi non c’è mica da meravigliarsi, uno scoglio anche piccolo fa sì che le correnti marine gli “girino” intorno.
       
E che dire del pessimismo che acquistava la canzone “Piccolo grande amore” di Claudio Baglioni?: “Mi manca da morire / questo piccolo grande amore” diventava: “Prima accadrà: morire / questo piccolo grande amore”.

Talvolta è a causa di testi originali un po’ oscuri che nascono ricordi erronei. Come in “Domenica bestiale” di Fabio Concato: “ogni tanto mangio un fiore / lo confondo col tuo amore” per tantissimi diventava – forse per un’istintiva esclusione: “ogni tanto lancio un fiore / lo confondo col tuo amore”, dato che nutrirsi di fiori è attività da ruminanti più che da innamorati. In ogni caso nessuna delle due versioni è molto più convincente dell’altra.

Ovviamente il gioco funziona meglio se la canzone appartiene al patrimonio della memoria collettiva. Peccato, altrimenti si potrebbe annoverare la canzoncina per bambini che l’allora mio “fratellino” aveva appreso all’asilo, e che faceva: “Son le mie manine / di formaggio rosa”. Noi fratelli più grandi, pur sospettando che le parole non fossero quelle, c’immaginavamo una mano fatta di una specie di cheddar cheese, dal colore poco genuino. Le manine, nella versione originale, erano “di forma gioiosa”.

Tutto sommato, anche il titolo della rubrica, Lessico e Nuvole, potrebbe rientrare in questo genere.
(Paolo Maccioni).

(3 gennaio 2006)

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