BAGHDAD, ANCORA FUOCO DAI KILLER A CONTRATTO

Ancora dopo i noti fatti di sangue della cosca del personale della Blackwater. Stavolta i killer appartengono ad un contractor australiano. Le vittime, scrivono sia The New York Times che Washington Post, sarebbero due donne cristiane armene,  appartenenti a un gruppo minoritario in Iraq, che occupavano il posto alla guida e quello accanto dell’auto raggiunta dai proiettili che si sarebbe avvicinata troppo al suv dei killer della Unity Resources Group, così la testimonianza di un prete armeno e dei suoi familiari che hanno assistito al massacro. La foto, di Joao Silva per il New York Times, in prima pagina sul NYT è eloquente. 40 proiettili hanno raggiunto l’auto. Come si sentiranno i sostenitori della guerra in Iraq? E fra gli altri, come si sentirà il sig. Aldo Forbice che per anni, dal servizio pubblico, non ha fatto altro che giustificarla, togliendo sistematicamente e non troppo gentilmente la parola ai malcapitati ascoltatori che al telefono osavano muovere obiezioni circa la guerra in Iraq? Gli piacerà il colore della “democrazia” (da lui salutata con favore) che macchia lo sportello di questa Oldsmobile? Che valore può avere  una “democrazia” che richiede questo prezzo per instaurarsi? Qui accanto (in alto sulla destra nel banner Iraq War Cost) si vedono scorrere le cifre sui mld di $ finora spesi dall’amm.ne Usa per la guerra in Iraq e nel riquadro violetto subito sotto il bilancio delle vittime sinora causate dalla medesima guerra. Ci si può raccogliere in preghiera per le due malcapitate donne armene e per tutte le altre vittime di questa macelleria mesopotamica; una preghiera anche per Forbice e gli altri perché si illuminino e riflettano. Nel nome di Dio non è mai giustificato alcun massacro, e non è mai troppo tardi per ricredersi e chiedere perdono.10iraq-600.jpg

vedi su The New York Times:

http://www.nytimes.com/2007/10/10/world/middleeast/10iraq.html?_r=1&ref=todayspaper&oref=slogin

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Un prete armeno accanto alla Oldsmobile mitragliata (Joao Silva per il New York Times)

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One Response to BAGHDAD, ANCORA FUOCO DAI KILLER A CONTRATTO

  1. Paolo dicono:

    E sulla Repubblica.it leggo l’ultim’ora:

    Ferite anche due maestre: il gruppo armato è sconosciuto
    Intendeva colpire una caserma delle forze congiunte
    Iraq, quattro bambine uccise
    Colpi di mortaio sulla scuola
    Altri due morti e 16 feriti in un attacco suicida vicino Mosul

    BAGDAD – Quattro bambine sono morte e altre 16 sono rimaste ferite questa mattina in Iraq meridionale, quando la loro scuola è stata investita da almeno 13 colpi di mortaio. Secondo le fonti, i colpi di mortaio si sono abbattuti verso le nove di mattina sulla scuola elementare femminile al Rwad nel centro della città di Diwaniya, a circa 180 km a sud di Baghdad. Nelle esplosioni sono anche rimaste ferite due maestre, hanno detto le stesse fonti, aggiungendo che “il gruppo armato sconosciuto che ha sparato i colpi di mortaio intendeva colpire una caserma delle forze congiunte” irachene e multinazionali situato nella stessa zona, vicino alla scuola al Rwad.
    Ma non solo: altri due morti e 16 feriti si aggiungono al triste bilancio di un attacco suicida compiuto vicino Mosul contro la sede del Partito Democratico del Kurdistan (KDP) che fa capo a Massud Barzani, il Presidente della Regione curda dell’Iraq. L’attentatore ha fatto saltare in aria un’auto imbottita di esplosivo davanti agli uffici del partito, nella zona di Khorsbat, 30 chilometri a nord di Mosul.

    Su un giornale statunitense in primavera, non ricordo quale, aggiornerò, lessi un dossier che calcolava la proliferazione del terrorismo in Iraq dall’inizio della guerra nel marzo 2003. Ebbene gli episodi di terrorismo si sono moltiplicati di sette volte (sevenfold) in Iraq dall’inizio della guerra… ma non erano andati a combattere il terrorismo? Era una scusa che fu tirata fuori dopo l’inconsistenza -venduta male – della pretestuosa ragione delle MDW (armi di distruzione di massa)?
    L’hanno combattuto davvero un casino il terrorismo!

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