Media italiani VS media resto del mondo

Una rapida analisi comparata di come sono state trattate le ultime presunte minacce di al-Qaeda agli Usa su giornali e canali nostrani e per contro su giornali e canali britannici, statunitensi e internazionali.

L’ha pubblicato Megachip col titolo “Le minacce a Obama: abboccano solo i media italiani”

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One Response to Media italiani VS media resto del mondo

  1. Gianluca Floris dicono:

    È da parecchio tempo che mi prendo la briga, non senza qualche difficoltà, di inserire nel bouquet delle mie fonti di notizie anche i siti dei principali giornali stranieri, soprattutto americani, ma anche inglesi, spagnoli e giapponesi perfino.
    Non posso dire che i giornali italiani e i loro siti siano i meno attendibili del mondo, ma certamente non brillano per attendibilità.
    Da tempo infatti ho smesso di stimare il ruolo dei giornalisti come essenziale per la democrazia.
    Se parliamo di Italia, praticamente tutti quelli che coordinano il flusso di notizie da pubblicare, quelli che fanno il lavoro di “desk” intendo, sono giornalisti “embedded”, assunti solamente in base alla loro appartenenza o vicinanza a questa o a quella forza politica. Parlo della quasi totalità.
    Anche nel settore giornalistico in Italia, come in altri settori, la meritocrazia non entra mai, facendo sì che l’unico criterio per la carriera sia il leccare il culo all’editore o al padrone politico di turno.
    Ecco che quelli che in Italia si occupano di impaginare le notizie, per la stragrande maggioranza, siano assolutamente degli incompetenti del mestiere prendendo svarioni come quello che tu citi in merito su quest’articolo.
    Nessuna comprensione e nessuna solidarietà verso i giornalisti italiani in nessuna occasione. Questo è il mio fermo atteggiamento da anni.
    I miei amici che fanno i giornalisti col taccuino o il microfono in mano, sono pochi e malpagati. Chi poggia il culo sulle poltrone di pelle negli uffici riscaldati non fa il giornalista. Fa il passacarte e l’impaginatore, che è un mestiere diverso. Non chiamateli giornalisti. Quelli sono altra cosa.
    le eccezioni sono veramente poche, pochissime. Fra queste ci sono le persone che sanno di godere della mia stima indiscussa, ma purtroppo il loro numero è così esiguo da non incidere sul mio discorso generale.
    La Categoria dei giornalisti non si salva.

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